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Perchè serve una Strategia per comunicare sui Social Media
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Come vendere su Instagram
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10 tattiche per lanciare un nuovo prodotto usando i Social Media
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Come farsi notare per collaborare con i brand giusti se sei un Influencer
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5 Tendenze di Photo Editing da usare su Instagram

Come impostare una gallery accattivante su Instagram, seguendo le tendenze più attuali in fatto di photo-editing

photo_editing

Creare un’identità forte è un elemento importante della strategia di marketing. Il colpo d’occhio trasmesso dalla gallery su Instagram è strategico per catturare l’attenzione dell’utente o respingerla. Per questo è bene essere aggiornati sulle tendenze in fatto di visual ed impostare i contenuti della nostra gallery Instagram in modo accattivante tale da trasmettere un’immagine al top.

Come abbiamo già scritto altre volte, la comunicazione on line è immediata e fruita in modo iperveloce. Il feed di Instagram scorre veloce sotto i nostri occhi e si sofferma solo su poche foto, quelle più accattivanti. Per questo motivo è bene studiare il giusto visual da dare alla gallery su Instagram per renderla accattivante e catturare subito l’attenzione dell’utente, per poi portarlo ad interagire. Inoltre, è fondamentale impostare una comunicazione corretta che attraverso dettagli accurati, trasmetta la giusta personalità del brand.

Se ti interessa approfondire qualche aspetto della fotografia, ti consigliamo la lettura del post 5 consigli utili da applicare subito per scattare belle fotografie di moda .

L’identità del brand passa attraverso più elementi, tra cui tutti i contenuti che condividiamo sui Social Media. Trasmettere un’immagine contemporanea e alla moda è diventato perciò un vero must, quindi è bene seguire le tendenze in fatto visual ed adattare i propri contenuti a queste.

Vediamo allora quali sono le 5 tendenze di moda adesso:

  • foto in bianco e nero: le foto in bianco e nero sono diventate più popolari e creano un effetto accattivante nelle gallery di Instagram quando vengono affiancate a foto molto colorate. Molte App di photo editing hanno dei preset già impostati, ma è bene fare delle prove e trovare quello più adatto a mettere in risalto i propri prodotti. Un consiglio pratico è quello di usare un tool di pianificazione della gallery per accostare varie tipologie di bianco/nero accanto alle foto a colori e scegliere quello migliore.
  • ‘No-Edit’ foto: ossia quelle foto senza ritocchi, senza filtri, con un look veramente naturale. Niente giochi di saturazione o sfocature selvagge. La tendenza è quella di un ritocco light, che dia un risultato il più naturale possibile. Naturalezza come sinonimo di autenticità
  • Effetto granulosità: questo tipo di effetto richiama le foto vintage e può essere applicato su molte tipologie di fotografia. Non richiede particolari tool per essere applicato. Attenzione però al tipo di prodotto che vogliamo promuovere. Questo effetto va bene per tutto ciò che ha un richiamo al passato, ma non si adatta a quei prodotti che richiamino innovazione e futuro
  • Testo sovrapposto: il testo che si sovrappone ad un’immagine è un potente strumento di storytelling. E’ sicuramente immediato, forte e chiaro, purchè sia breve, con un font ben leggibile e non copra troppo l’immagine di sfondo. Una gallery intera con foto e testo sovrapposto non è consigliabile. E’ bene quindi scegliere prima le foto e gli argomenti da evidenziare ed accostarvi altre immagini che diano respiro al tutto
  • Imperfezioni: strano a dirsi ma alcune semplici imperfezioni trasmettono più naturalezza e vengono percepite come elementi di una comunicazione trasparente. Studiate e scelte ad hoc, le imperfezioni portano il brand su un piano ‘più umano’ e solleticano spesso la simpatia dell’utente. Da usare comunque, con parsimonia.

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Digital Detox e come ripartire a Settembre

Anche la nostra mente ha bisogno ogni tanto di un momento detox dal mondo web. Staccare la spina per ripartire poi con più energia. Come usare quindi la tecnologia traendone il massimo beneficio?

Viviamo immersi nella tecnologia, siamo sempre più iperconnessi e spesso più stressati. Staccare dal mondo web aiuta a riprendere il controllo della tecnologia e del nostro tempo e ricominciare a lavorare traendone i giusti benefici, senza farsi sopraffare e distrarre. Settembre è il momento migliore per ricominciare con una marcia diversa e dando maggior valore al proprio tempo.

digital_detox

Avete mai controllato quanto tempo trascorrete on line durante la giornata? E di questo tempo, quanto viene dedicato ad esempio ai Social Media o al controllo delle emails? Se fate un rapido calcolo del tempo trascorso connessi e pensate al beneficio ottenuto, noterete che non tutto il tempo trascorso on line ha avuto un ritorno effettivo e che buona parte del tempo trascorso sui Social Media, in realtà è stato un tempo passivo, passato a mettere like e scorrere la timeline senza un effettivo beneficio.
La pausa estiva è un momento in cui la nostra attenzione è rivolta ad altro e staccarsi dalla tecnologia ha sicuramente un suo lato positivo: farci riprendere il controllo del tempo e riorganizzare gli obiettivi che vogliamo darci, il tutto rivolto a focalizzare nuovi obiettivi e ricominciare con energie nuove.

Settembre segna un nuovo inizio per le nostre attività lavorative e allora, perchè non farlo coincidere anche con un nuovo approccio alla tecnologia, alla quale chiedere e dalla quale trarre dei benefici concreti e non soltanto sperati?
Cominciamo per esempio, a dare il giusto Valore al tempo speso usando il web e soprattutto i Social Media.
Avere un buon rapporto con la tecnologia significa innanzitutto fissare degli obiettivi e controllare via via se le nostre azioni ci avvicinano al raggiungimento di questi o se ci distraggono e ci portano altrove. Mi collego a Facebook con una finalità precisa, ad esempio aprire una conversazione su un tema che mi sta a cuore, ma non mi lascio distrarre da altre discussioni che mi porteranno sicuramente altrove, distraendomi dal mio obiettivo originario.

Quali sono i consigli degli esperti in materia di Digital Detox?
Un primo semplice consiglio è quello di eliminare le notifiche: questo aiuta a non distrarsi mentre si lavora, rimando concentrati su un solo aspetto aumenta la produttività.
Anche silenziare la suoneria in certe fasce orarie o durante alcune attività che richiedono concentrazione è un ottimo consiglio da seguire.
L’uso di due diversi cellulari è un’altra pratica che può aiutare: un cellulare sta acceso durante l’orario di lavoro e l’altro cellulare sarà attivo solo fuori dalle fasce orarie di ufficio.
Staccarsi ogni tanto dalla tecnologia fa sì che la nostra mente si focalizzi meglio sugli obiettivi che ci siamo posti. Anche la motivazione migliora e pure la produttività.
Prendere consapevolezza delle proprie abitudini nell’uso del cellulare, ci aiuta a migliorarne l’uso e a dedicare al web, la giusta quantità di tempo: le ore trascorse sul web, hanno migliorato qualche aspetto della mia vita? Hanno portato un beneficio o un valore? Mi sto avvicinando al mio obiettivo o sto vagando random?
Allo scopo di controllare il tempo trascorso on line, sono state create delle App che monitorano la nostra attività quotidiana e ci segnalano via via i nostri progressi.
Consapevolezza da un lato e controllo dall’altro, con qualche accortezza anche di tipo ‘fisico’:

  • spostare il cellulare lontano dalla scrivania,
  • fare riunioni e incontri di persona o collegati on line, tenendo però i cellulari spenti o distanti,
  • prevedere accanto alle ore trascorse on line, altrettante ore di attività all’aperto,
  • decidere a priori quanto tempo dedicare al controllo email o account Social Media
  • eliminare le App che non sono strettamente necessarie
  • raccogliere nella prima schermata solo le App necessarie e spostare le altre in una schermata secondaria

Pensare ad un mondo senza tecnologia e web è un’utopia e i dati di alcune ricerche relative all’uso dei Social Media ne sono una conferma. Imparare èerà a gestire a proprio vantaggio il tempo speso on line è un’attività necessaria per il nostro benessere tanto quanto fare una passeggiata o un’ora di palestra.

Pronti quindi per ripartire di slancio nella stagione che ci aspetta? 😉

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Elementi fondamentali di Lead Generation su Facebook

Come impostare una campagna di Lead Generation su Facebook? Quali sono gli elementi fondamentali da studiare per raccogliere contatti necessari alla crescita del business?

In questo momento i vostri nuovi potenziali clienti  sono collegati ad un social media. Come fare ad attirare la loro attenzione per poterli contattare e proporre loro i vostri prodotti o servizi?

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In questo momento milioni di persone stanno interagendo sulle piattaforme social media, commentando un post, pubblicando una fotografia, scorrendo il feed o rispondendo ad un messaggio. Migliaia di opportunità per proporre loro i vostri prodotti o servizi. Tra questi utenti ci saranno alcuni potenzialmente interessati e sono a vostra disposizione, a portata di click. Come sfruttare allora queste opportunità?
Facendo Lead Generation su Facebook, ad esempio.
Raccogliere nominativi di utenti interessati e ricontattarli con una strategia specifica, è un’operazione necessaria se si vuol far crescere il proprio business e trovare nuovi clienti.

La Lead Generation è un momento importante ed un tassello della Strategia di Comunicazione sui Social Media. Nel post Perchè serve una Strategia per comunicare sui Social Media , vi abbiamo spiegato alcuni degli aspetti fondamentali ed oggi affronteremo un altro punto focale e strategico.

Lead Capture

Un primo importante elemento è la Lead Capture . Gli utenti devono ricevere informazioni trasparenti su cosa riceveranno in cambio della loro registrazione. Le persone sono sempre molto reticenti quando devono rilasciare i propri dati. Perchè dovrebbero consegnare il loro indirizzo email? Il motivo per cui richiediamo i loro dati deve essere perciò spiegato in modo chiaro dicendo che beneficio otterranno registrandosi. 

Lead Magnet

A questo scopo, viene in aiuto il Lead Magnet, un elemento che fungerà come un vero e proprio ‘magnete’, attirando. Rilasciare il proprio indirizzo email deve essere un elemento di scambio reciproco tra l’utente e l’azienda. In cambio dell’indirizzo email, l’utente riceverà un contenuto estremamente utile al suo business. In concreto può trattarsi di un ebook, uno sconto sul primo ordine, un webinar ad hoc. L’importante è offrire un contenuto di valore studiato per agganciare l’utente in modo tale da avvicinarlo al passo successivo, quello di presentargli i prodotti ed i servizi dell’azienda.

Landing Page

La pagina in cui si spiegherà il motivo per cui richiediamo i dati, cosa stiamo offrendo e le varie ed eventuali (consenso privacy, ecc…) si chiama Landing Page. Questa deve avere una struttura studiata attentamente, in modo da prendere l’utente per mano e portarlo passo dopo passo alla registrazione finale. Se un tempo era semplice raccogliere indirizzi email oggi non lo è più ed ogni singolo dettaglio va studiato e vagliato attentamente. Per gli utenti che non si iscriveranno, possiamo sempre creare una Custom Audience per ricontattarli con una campagna di Retargeting. E’ consigliato testare più landing page e vedere quale converte di più.

Tutti i contatti raccolti, possono poi essere suddivisi in sottogruppi: quando si sono messe in atto più operazioni di Lead Generation si avranno a disposizione utenti di diversa provenienza e quindi con motivazioni diverse. Chi si è registrato per scaricare un ebook può avere richieste diverse da chi si è iscritto alla newsletter, pertanto i sottogruppi possono essere utili per pensare ad uno step intermedio per raccogliere ulteriori informazioni. Il rischio di perdere un contatto è sempre in agguato, va pensato perciò un modo non troppo invasivo per stare in contatto senza pressioni.

In conclusione

Il messaggio da sviluppare si snoderà sui seguenti punti: si parte sempre da ciò che cercano i nostri clienti potenziali, dobbiamo fornire un beneficio chiaro e chiedere di compiere una precisa azione in cambio. 

Se trovate interessanti gli articoli come questo, fatecelo sapere condividendolo. Se lo condividete su Linkedin taggateci e lo stesso su Instagram @studioeffervescenza. Consultate anche gli altri argomenti presenti su questo blog relativi al Digital Marketing e il mondo dei Social Media.

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Come vendere su Instagram

Se il tuo dubbio ultimamente è come vendere su Instagram, allora continua a leggere questo post perchè ci sono informazioni che potrebbero esserti utili.

Come si fa a vendere su Instagram o come si può migliorare la visibilità dei prodotti di uno shop su Instagram, spingere e sfruttare tutte le possibilità messe a disposizione dalla piattaforma.

In attesa che anche in Europa si possa vendere direttamente dalla piattaforma, vediamo quali possibilità sono offerte adesso da Instagram per poter ottimizzare le vendite.
Abbiamo affrontato l’argomento come vendere su Instagram anche in altri post, in questa sede vi daremo una serie di consigli utili da sperimentare subito per iniziare a impostare il vostro shop o per migliorare quello che già avete.

Creare Instagram shop: per chi ancora non ha uno shop, può iniziare creandolo direttamente dall’app di Instagram. Il secondo step sarà la creazione del catalogo prodotti. Lo shop verrà collegato con un tasto ‘visualizza shop’ presente in bella mostra sul profilo. Inoltre i post che vengono pubblicati, figurano via via anche nella sezione ‘shopping’ e ‘cerca’.

Link in bio: invece di avere un solo link per il profilo, si possono usare alcuni strumenti che permettono di creare una seconda bacheca accessibile dal link. Questa seconda bacheca può contenere più di un link ed essere quindi impostata in modo più commerciale. Si può mettere ad esempio il link alla newsletter per raccogliere gli indirizzi mail delle persone interessate ai prodotti, evidenziare una sezione con gli sconti oppure mettere in evidenza il link ad una categoria di prodotti. La seconda bacheca è uno strumento flessibile che si può variare velocemente a seconda delle esigenze stagionali.

Ig shopping: acquistare direttamente da Instagram, al momento è possibile solo negli USA, ma da mesi si parla di poter accedere a questa soluzione anche in Europa. Aver creato una community che graviti intorno all’account è quindi importante per farsi conoscere come brand, far conoscere i prodotti ed essere pronti al momento che la procedura di acquisto sia possibile internamente all’app.

Creare Guide su Instagram: se vi siete persi il post Guide Instagram: cosa sono e come usarle per il proprio Brand vi consigliamo di leggerlo. Gli argomenti varieranno in base a cosa dovete vendere, quindi potete proporre stili, tendenze, utilizzi ecc. Le Guide di Instagram servono per fornire consigli. Si possono usare contenuti già postati o contenuti di altri utenti. Sono suddivise in Places, Products e Posts. Il primo serve per raggruppare luoghi della propria città o luoghi più lontani. Products si usa per consigliare i prodotti preferiti e Posts per raccogliere per argomento i post creati o salvati. Per creare delle Guide efficaci serve una strategia per valorizzare e mettere in evidenza i prodotti.

Stories con shopping: le stories sono al momento lo strumento che insieme ai Reels vi darà una maggiore copertura in termini di utenti raggiunti. Mettendo in evidenza i vostri prodotti con dei video avrete la possibilità di far toccare più da vicino tutti i dettagli o i modi di utilizzo, di spiegare il funzionamento o di mostrare la semplicità di uso. Sono importanti per interagire con la community. Chi ha un Instagram shop può mettere il tag al prodotto con il seguente link al sito ecommerce

Igtv e Reels: come spiegato sopra, i video sono più efficaci per spingere le vendite. Inoltre le sezioni di ricerca di Instagram dedicate ai video e ai Reels, sono un’altra area da esplorare per raggiungere nuovi utenti. 

Influencers: possono taggare prodotti e proporli per la vendita, direttamente dai loro profili. L’opzione è disponibile al momento solo negli USA . Coinvolgere però qualche microinfluencer è però una tattica da sperimentare. La scelta va effettuata con attenzione ma i risultati sono in genere positivi. Anche in questo caso serve ed è basilare, una strategia che unisca gli sforzi e miri ad un obiettivo univoco proposto dall’azienda.

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