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Perchè serve una Strategia per comunicare sui Social Media
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Come misurare le performance dei post sui Social Media

Misurare le performance dei post sui social media è necessario per capire se il lavoro che stiamo facendo ci porta verso l’obiettivo previsto.

La prima cosa da chiedersi è: come intendiamo misurare le performance dei post che con impegno pubblichiamo sui social media? Che parametri dobbiamo usare?

come misurare performance post sui social media

Abbiamo scritto spesso che alla base dell’attività sui Social Media dobbiamo definire una strategia chiara. Se ti sei perso il post ‘Perchè serve una strategia per comunicare sui social media‘ ti consigliamo la lettura.
Capire se il nostro lavoro sui social media ha successo o è un fallimento, prevede infatti aver fissato sin dall’inizio un obiettivo inquadrato in una strategia. 

Se i vostri canali social sono curati da un’agenzia, questa vi avrà esposto la strategia che intende impostare e che obiettivi raggiungere. Pubblicare post senza avere obiettivi rischia di diventare un’inutile perdita di tempo e uno spreco di risorse economiche. 

Oggi gli utenti sono sommersi da messaggi e post, sta a noi farci notare e intrattenerli per far sì che da followers o fans diventino clienti. Questo è uno dei motivi principali per cui un brand pubblica post sui social media. Convertire.

Il primo aspetto da misurare sarà quindi l’Engagement.

Cosa significa Engagement e come si misura?

Engagemente significa coinvolgimento, tenere l’utente agganciato ai nostri post e alle nostre storie, in modo attivo e non passivo. Un utente coinvolto prima o poi diventerà nostro cliente. Giorno dopo giorno impara a conoscerci, si avvicina. Un utente passivo prima o poi si stancherà e dedicherà la sua attenzione altrove.

Non dobbiamo fermarci al numero dei followers o dei like al post, perchè non sono i like che fanno di un follower un utente coinvolto. Recentemente l’algoritmo di Instagram ha aggiornato le sue preferenze. Il numero dei like ai post infatti, non premia più come in passato. Oggi premia molto di più il Salvataggio di un post. Quindi i contenuti andranno impostati invogliando gli utenti a compiere questa azione.

Cosa sono i KPI e a cosa servono?

KPI significa Key Performance Index e sta ad indicare quegli indici che misurano le performance dei nostri post sui social media. Sono degli indicatori che ci danno un’idea dell’andamento del nostro lavoro sui social media. Servono quindi per monitorare le nostre campagne, quando investiamo sull’advertising e quando lavoriamo sulla crescita organica. Stiamo raggiungendo utenti qualificati? Quanti utenti tra i miei Followers sono attivi e coinvolti con i miei post? Diventeranno anche clienti? Questa sono alcune delle domande che ci poniamo quando lavoriamo sui social media e dobbiamo valutare il nostro lavoro.

Quali KPI è meglio usare?

Per misurare l’Engagement del nostro pubblico possiamo impostare varie forme di Engagement Rate. In base agli obiettivi che abbiamo definito nella nostra strategia, possiamo far riferimento alla Reach, al singolo post, alle views di un video o ai dati giornalieri/settimanali/mensili.
La formula di calcolo generale è il rapporto tra il totale delle interazioni (like, commenti, shares e salvataggi) e la Reach totale, oppure il totale dei followers, delle impressions o le views.
Al di là dei numeri è importante capire quali sono i parametri importanti per il nostro business e non avere aspettative errate. Un brand appena lanciato sui social non potrà vedere conversioni immediate. Sarà necessario lavorare prima sulla brand awareness, la notorietà e poi avvicinare gli utenti con contenuti ad hoc. La conversione avverrà gradualmente.

Cosa dobbiamo controllare quando facciamo le campagne di advertising sui social media?

L’indice principale di riferimento è il CPA, Cost Per Acquisition, ossia il rapporto tra la spesa pubblicitaria e il numero di conversioni ottenute. In questo caso le conversioni potrebbero essere le vendite come le registrazioni alla newslettere o una qualsiasi azione che ci siamo posti come obiettivo della nostra campagna. Ci dà una misura di quanto costa ogni singola acquisizione. Per chi gestisce un sito ecommerce è un dato importante.

E’ un dato importante che va riportato nei report che prepariamo al termine di una campagna o al termine di un periodo di tempo (mensile, ad esempio).

Altro indice importante è il ROAS (Return On Advertising Spent) ossia il rapporto tra le vendite ottenute grazie alla campagna adv e la spesa pubblicitaria. Misura il costo di ogni singolo ordine ricevuto, in termini di spesa pubblicitaria. Quanto mi costa di pubblicità ottenere una vendita? E’ importante perchè ci serve per capire se i margini di guadagno impostati sono sufficienti o se dobbiamo rivedere la politica dei costi.
Ogni business avrà esigenze diverse in base alla strategia, al prodotto o alla fase del ciclo di vita del prodotto. E’ importante iniziare da subito ad impostare i propri KPI e monitorarli nel corso del tempo, per capire gli andamenti ed intervenire là dove qualcosa non quadra.

Se trovate interessanti gli articoli come questo, fatecelo sapere condividendolo. Se lo condividete su Linkedin taggateci e lo stesso su Instagram @studioeffervescenza. Consultate anche gli altri argomenti presenti su questo blog relativi ai Social Media Marketing.

 

 

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Cosa fare per iniziare a lavorare con un sito ecommerce: gli aspetti principali da conoscere

Tutto quello che c’è da sapere e da fare prima di iniziare a lavorare con un sito ecommerce. Vendere sul web è un’attività vera e propria, che non può essere gestita come un passatempo.

Tutti parlano di ecommerce, di vendere on line, di digitalizzazione dei processi di vendita. Non tutto ciò che vediamo sul web è però ecommerce professionale. Ci sono aspetti fondamentali che spesso non vengono tenuti in considerazione e che possono portare a sanzioni. Essere informati su tutti gli aspetti importanti, è il primo step da fare prima di iniziare a gestire un sito ecommerce.

aspetti fondamentali ecommerce

Vendere on line non è soltanto avere una scheda prodotto con un tasto ‘acquista’. Gli aspetti dell’ecommerce sono molteplici e se intendiamo vendere in modo professionale ed avere clienti fidelizzati, alcuni aspetti sono obbligatori per non incorrere in sanzioni.

Prima di iniziare l’avventura dell’ecommerce è bene far chiarezza su quali siano gli aspetti basilari da conoscere.
Essere informati è fondamentale in questo caso, aiuta a prendere le decisioni e a lavorare meglio.
Nel mondo ecommerce la tematica principale non è soltanto vendere, ma anche gestire una piattaforma di ecommerce, saper comunicare e rispettare le norme legali.

La tecnologia ha il suo peso quindi, ma contano molto anche gli aspetti legali e di marketing.

Iniziamo dagli aspetti informatici principali di un sito ecommerce.

La prima cosa da decidere sarà la scelta della piattaforma con cui sviluppare il proprio sito ecommerce. Optare per un eshop realizzato su misura o appoggiarsi a qualche servizio preimpostato? Sul mercato esistono varie opzioni in cui è possibile  personalizzare la grafica ed i contenuti. Queste soluzioni hanno un costo mensile tipo canone, in genere si paga anche una percentuale sul venduto, permettono di pubblicare il sito ecommerce con una certa velocità, ma hanno poca flessibilità nel personalizzare gli strumenti come newsletter, blog e simili. Le più conosciute ed utilizzate sono Prestashop e Shopify.
Un sito ecommerce di proprietà permette invece la massima elasticità, in quanto verrà costruito su misura, in base alle richieste ed esigenze dell’azienda.
Un consiglio può essere quello di valutare il budget a disposizione ed iniziare con una soluzione preconfezionata. In base all’andamento e alla crescita del business, creare in un secondo momento un vero e proprio eshop su misura. Un primo esperimento può servire anche per mettere a fuoco meglio come posizionarsi sul mercato digitale.
Farsi seguire da un professionista informatico è un altro aspetto importante, in quanto il professionista saprà capire al meglio le esigenze.
Altro aspetto importante è quello della sicurezza del sito e la scelta del server. Quest’ultima potrà impattare anche sulla velocità di download delle pagine. Un sito ecommerce che non si apre velocemente rischia di venir abbandonato prima ancora di averlo visitato.
Infine la scelta del carrello elettronico e la configurazione di un conto corrente on line. Tener presente che in ogni caso ci saranno dei costi sia per il conto corrente virtuale, che per le transazioni.
E’ necessario avvalersi di un professionista che oltre ad implementare il sito di ecommerce sia in grado di dare un consiglio basato sulle effettive necessità del cliente e delle disponibilità di budget.

Secondo momento, dedicato agli aspetti legali: condizioni di vendita, privacy e cookie law.

Gli aspetti legali sono tutti obbligatori per legge, ma spesso accade di notare siti ecommerce sprovvisti di una corretta sezione delle condizioni di vendita o una sezione della privacy policy copiata da altri siti. Gli aspetti legali sono delicati, perchè se da un lato si pensa che nessun utente li legga, in realtà sono basilari per regolare il rapporto tra venditore e consumatore. In caso di controversia, di reso, di contestazione di un ordine, il merchant deve essere consapevole di quali siano i suoi obblighi e di quali siano i suoi diritti. Il diritto di recesso può essere esercitato sempre e con qualsiasi prodotto? Il reso entro quanti giorni va fatto? In caso di reso, il merchant è tenuto a restituire anche i costi di spedizione o solo quelli del prodotto? Queste sono solo alcune casistiche che però si presentano spesso quando si gestisce un ecommerce.
Trascurare questi aspetti può portare a ricevere delle sanzioni anche pesanti. La privacy e cookie law non può essere copiata da altri siti, ad esempio. Va pensata e strutturata al momento che si realizza il sito ecommerce in base al tipo di dati che vogliamo raccogliere. Non è necessario infatti, raccogliere dati che non ci serviranno mentre è buona regola dichiarare che tipo di dati raccogliamo e per quale scopo. Anche in questo caso è necessario il supporto di un professionista che sappia consigliare la strada migliore (e meno dispendiosa).

Infine gli aspetti di marketing e comunicazione per un ecommerce di successo. Il discorso sarebbe molto ampio e da apprfondire. In questa sede ci limitiamo a dare una panoramica dei principali punti.

Non si può pensare di gestire oggi un eshop on line, senza prevedere un budget di investimento pubblicitario. Avere visibilità è fondamentale per portare traffico qualificato sul sito. Senza un flusso costante e crescente di visitatori interessati a ciò che vendiamo, il sito ecommerce avrà vita breve.
Quindi il primo step sarà lo studio di una strategia di marketing digitale all’interno della quale dovrà essere definito un budget di investimento in advertising.
Un professionista specializzato in digital marketing saprà fornirvi un piano di tutti gli strumenti da utilizzare per creare brand awareness, fidelizzare i clienti, trovare nuovi clienti e lavorare su una community attiva sui social media.
Gli aspetti del digital marketing da coinvolgere nel piano saranno principalmente il posizionamento sui principali motori di ricerca (SEO), un piano strategico per la comunicazione sui social media, la gestione di una newsletter. Accanto a questi pilastri del digital marketing possiamo considerare altri strumenti quali un blog aziendale, campagne di Search Engine Marketing, collaborazioni con i principali Influencers del settore ed operazioni di cross marketing abbinate ad eventi on/off line. Una lista più dettagliata sul panorama digital marketing è disponibile nella sezione SERVIZI.

Un Ecommerce professionale non è pertanto un’attività da organizzare senza una precedente analisi attenta del contesto e delle risorse da investire, sia finanziarie che umane. Non è un’attività da improvvisare nè da fare senza una strategia di fondo. Il rischio, come scritto più volte, è quello di sperperare risorse economiche senza risultati.

Se vuoi approfondire la tematica ECOMMERCE leggi anche gli altri articoli presenti su questo blog.

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5 idee per post e stories per ristoranti e locali pubblici

Idee per post e Stories da pubblicare su Instagram e Facebook per ristoranti e locali pubblici

Le idee per pubblicare sui social media non bastano mai. I locali pubblici devono pubblicare continuamente per tenere il target interessato, ma il rischio può essere quello di postare tutti le stesse cose. Ci sono però delle idee per pubblicare post e stories su Instagram e Facebook per ristoranti e locali pubblici che aiutano a distinguirsi e definire bene la propria identità.

Ne abbiamo scritto più volte, ristoranti e locali pubblici dovrebbero pubblicare costantemente. Nel post Perchè è importante per un Ristorante pubblicare le Stories su Instagram? ve lo spieghiamo. Ogni giorno servono idee nuove per intrattenere il pubblico in modo leggero e simpatico, senza perdere di vista il ruolo che si riveste, ossia comunicare il vostro brand. Questo significa che dobbiamo comunicare chi siamo e cosa ci contraddistingue dai concorrenti. E’ uno sforzo di fantasia che si costruisce sulla base di una chiara strategia.
Un buon punto di partenza è considerare che i clienti di un ristorante o un locale pubblico frequentano questi luoghi per distrarsi e divertirsi e il tono che dovranno avere i post dovrà rispecchiare questo mood.
In base quindi, alla strategia scelta, i contenuti che andremo via via condividendo con il nostro pubblico saranno piacevoli e coinvolgenti e forniranno anche informazioni utili a chi ci sta leggendo.

Quali sono gli argomenti che possono interessare al nostro pubblico? Ci sono argomenti che valgono per tutti ma che verranno interpretati in maniera diversa da ogni ristorante o locale pubblico. In questo modo ognuno potrà far risaltare le proprie caratteristiche e distinguersi quindi dai concorrenti. Questo aspetto è importante.

  1. Sicuramente le novità del menù. La cucina cambia con le stagioni ed introdurre un ingrediente stagionale o una ricetta legata ad un periodo dell’anno, è un modo per attirare l’attenzione. Sia che si tratti di una notizia da trattare per pochi giorni, sia che si prolunghi per un mese intero. Quello che fa la differenza è il modo in cui la novità verrà trattata: avete introdotto una nuova ricetta? E’ una ricetta tipica del vostro ristorante? L’avete ripresa da un libro famoso? Cos’ha di particolare? Perchè la consigliate?
  2. Eventuali promozioni. Ricordiamoci che la promozione o lo sconto, attirano sempre l’attenzione. Le promozioni possono esser proposte anche per il periodo di un fine settimana o un solo giorno ogni tanto. Con la dovuta comunicazione, la promozione riesce a vendere nell’immediato, quindi è bene lanciarla a pochi giorni dal giorno X. Con troppo anticipo si rischia di dimenticarla.
  3. Far vedere qualche curiosità, spiegare gli ingredienti, far vedere una ricetta. Incuriosire è un’esca interessante. Faccio incuriosire per far sì che un utente mi chieda informazioni o provi ad acquistare per la prima volta. Per chi già vi conosce, la curiosità ha un valore ancora più forte perchè è avvalorata dalla fiducia che già ha in voi. Usate il dietro le quinte per far incuriosire e coinvolgere chi vi segue. Chiudete questi post con un chiaro invito a contattarvi, sia sui social media che per prenotazioni. Fate qualche esperimento e noterete un maggiore coinvolgimento dei vostri followers.
  4. Far conoscere chi lavora nel ristorante o locale pubblico. Avvicinarsi ad un locale significa anche conoscere meglio chi ci lavora. La conoscenza passa attraverso tanti aspetti non solo legati al lavoro che si svolge. Chi vi segue non vi segue soltanto per ciò che cucinate o per i cockatils che preparate. Può iniziare a conoscervi meglio ed ‘affezionarsi’ a voi ed al vostro locale, per i valori e gli interessi che avete in comune. Ospitalità e condivisione sono argomenti che meritano un’attenta riflessione: cosa offro nel mio locale? Perchè i clienti vengono a cena qui? Cosa ho in comune con i miei clienti? 
  5. Non copiare gli altri! Sembra banale ma spesso ci ritroviamo ad apprezzare un post o una story di un concorrente e la tendenza è quella di replicarla. Sbagliato. Quello che funziona per un altro ristorante può non funzionare per il nostro. Quello che è adatto ad un locale non è detto sia adatto anche al nostro. La comunicazione è un abito su misura che va cucito sulle nostre caratteristiche non su quelle di un nostro concorrente. Per questo motivo, il nostro consiglio è di sforzarsi a mettere in luce solo ciò che ci contraddistingue. Pubblicare meno post ma pubblicare quelli che davvero vanno a costruire la nostra identità.

Se ti è piaciuto questo argomento, faccelo sapere così continueremo a pubblicarne altri. Se hai qualche dubbio e vorresti farci una domanda contattaci subito !

 

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Perchè serve una Strategia per comunicare sui Social Media

Una strategia ben definita è alla base della comunicazione sui Social Media, senza la quale le aziende perdono soltanto risorse.

Perchè la strategia è così importante per la comunicazione sui social media? Non potremmo lavorare ed ottenere risultati senza una strategia? No, la risposta è solamente una e in questo post vi spieghiamo perchè.

Guidereste un’auto di grossa cilindrata su una strada trafficata con gli occhi chiusi? Immagino che la risposta sia no. Il rischio di un incidente sarebbe troppo alto.
Pensare oggi, nel 2021 di comunicare sui Social Media senza una Strategia equivale a guidare ad occhi chiusi su un’autostrada trafficatissima.

Non mi credete vero? Pensate che come consulente di Marketing stia solo cercando di vendervi una consulenza, convincervi ad investire tempo e risorse in un’attività di cui potete fare a meno. Allora continuate a leggere qui di seguito.

Ad occhi chiusi non si sa quale sia la strada da percorrere, non si vedono eventuali curve nè auto davanti a noi. Con gli occhi chiusi non si può vedere quanto traffico ci sia effettivamente ed è difficile se non impossibile sapere quando accelerare e quando invece frenare.

Ribaltate adesso tutto quello che avete appena letto, sul mondo dei Social Media.
La Strategia sono i vostri occhi aperti sulla strada trafficata. Comunicare senza una Strategia equivale a comunicare senza conoscere chi ci sta ascoltando, ammesso vi sia qualcuno interessato a farlo. Non si sa bene cosa comunicare se non a grandi linee, senza un’idea di quello che può interessare davvero al nostro target.
Non si ha idea di quanti altri account simili al nostro vi siano sulla piattaforma intenti a comunicare le stesse cose che vorremmo dire noi.

In questo scenario magari, ci troviamo in un ambiente affollato a gridare tutti la stessa cosa. Per riuscire a farci sentire alzeremo il volume della nostra voce, con grandi sforzi ed energie, creando solo confusione e rumore. Non potendo ‘vedere’ non saremo in grado di approfittare di qualche spazio qua e là dove inserirsi in conversazioni interessanti per il nostro brand per poterlo mettere in luce.

La Strategia di comunicazione sui Social Media è la prima cosa da affrontare prima ancora di iniziare a scrivere il primo post. 

Delineare una Strategia di comunicazione per i Social Media è un’attività necessaria per decidere innanzitutto chi siamo e dove vogliamo andare, che ruolo avere sulle piattaforme. Porsi un obiettivo che non sia ‘vendere’, tutte le aziende per vocazione vendono e intendono creare profitto. Anche ‘aumentare il numero dei clienti’ non è una strategia, è semmai, una parte della strategia.
Il Marketing rappresenta il servizio necessario in questa fase, definire la strategia da applicare per avere chiari gli obiettivi e come fare a raggiungerli, investendo ed ottimizzando le risorse che abbiamo a disposizione.
Senza una strategia precisa, si rischia di bruciare denaro ed energie senza ottenere niente, senza portare un vero risultato all’azienda.
Pubblicare post e contenuti video senza strategia non fa crescere l’azienda, non porta nuovi clienti nè fa aumentare le vendite.

Contattare un professionista del marketing per avere un preventivo è gratuito e può farvi risparmiare soldi e tempo.
Il momento che stiamo vivendo con la pandemia è più difficile del solito e per questo motivo bisogna affidarsi a chi il mestiere del marketing lo sa fare davvero. 

Informatevi quindi, leggete qualche libro e qualche articolo mirato, chiedete informazioni precise e poi scegliete i vostri partner e non fidatevi di chi vi vuol vendere la comunicazione sui social media senza parlare di una strategia di base: sta solo facendovi perdere soldi e tempo.

Comunicare sui Social Media ha un costo, cerchiamo di farlo diventare un investimento e non una perdita.

Nella sezione Digital Marketing trovate altri post sul Marketing e i Social Media che potrebbero esservi utili per definire una Strategia vera: sono gratuiti e a vostra disposizione e se avete curiosità o domande, contattateci senza impegno.

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